Torino Esposizioni

Studio di Fattibilità del complesso di Torino Esposizioni
Luogo: Torino - Corso Massimo d'Azeglio
Committente: SCR
Periodo: 2017
Importo lavori: 112.400.000,00 €
Raggruppamento: ICIS con Rafael MONEO, ISOLARCHITETTI, IREN SERVIZI, ed altri
Prestazioni svolte da ICIS: Studio di Fattibilità

Lo Studio per il recupero e riuso del Comprensorio di Torino Esposizioni è stato concepito non solo come occasione per il recupero di architetture eccezionali in cui inserire la nuova Biblioteca Civica Centrale della Città di Torino e le attività di formazione e di ricerca avanzata nel campo dell’Architettura, della Pianificazione e del Design del Politecnico di Torino, ma come occasione per una più ampia interpretazione urbanistica di una parte importante e identitaria della città di Torino. Il nuovo Complesso dovrà proporsi infatti come spazio aperto alla città e alla molteplicità dei suoi fruitori, fulcro di connessione di un sistema culturale in parte oggi frammentato che lega, in una straordinaria cornice ambientale, presenze di eccezionale valore architettonico e paesaggistico.

Il complesso di edifici e aree verdi si colloca all’interno del Parco del Valentino, lungo la sponda occidentale del Fiume Po, storica area cittadina dedicata al loisir, allo sport e alla fruizione delle componenti architettoniche e paesaggistiche presenti e ai margini del quartiere di San Salvario, quartiere in trasformazione dotato di diverse strutture universitarie e di ricerca. 

In questo contesto e più precisamente tra l’asse di corso Marconi e di corso Raffaello, si trovano gli edifici che compongo il Complesso di Torino Esposizioni, preclari esempi di architettura e ingegneria strutturale realizzati tra la fine degli anni ‘30 e i primi anni ‘60 a firma di alcuni tra i grandi protagonisti di quel periodo storico. Non a caso il padiglione forse più rappresentativo, il padiglione Nervi, destinato ad ospitare la nuova Biblioteca Civica Centrale, è attualmente incluso nella World Heritage List dell’Unesco, mentre il padiglione Morandi rappresenta una delle più innovative e straordinarie applicazioni del cemento armato precompresso, nota ed ammirata a livello internazionale.

A partire dalla riqualificazione e dal riuso di questi edifici, oggi poco utilizzati e in parte già degradati, l’intervento si propone come operazione rigeneratrice per questa parte di città che vive in stretta relazione con il fiume Po. Una parte di città che ospita anche altre presenze architettoniche rilevanti, basti pensare al Castello del Valentino e al Borgo Medioevale, ma che allo stato attuale è caratterizzata da una “forma parco” presente più nella morfologia che nell’uso.